Igiene Orale

Carie dentale: come riconoscerla e come intervenire

La carie dentale è una patologia infettiva degenerativa che interessa il tessuto duro del dente (smalto e dentina), estendendosi dalla superficie del dente alla profondità, provocando una lenta e progressiva demineralizzazione dei denti.

Si tratta di una condizione molto comune che colpisce l’80-90% degli individui ed è spesso sottovalutata a causa del suo lento decorso e della quasi mancanza di sintomi nella prima fase della malattia.

Una carie non curata arriva ad interessare gli strati più profondi del dente causando importanti sintomatologie dolorose e può comportare anche la perdita del dente.

Ma come si forma la carie? Come si riconosce e come si può trattare? Scopriamolo!

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Maggio 2023

Cos’è la carie dei denti e come si riconosce

La carie dei denti è un processo che interessa il tessuto duro del dente, dapprima lo smalto e successivamente la dentina. L’intera superficie del dente viene sottoposta ad un processo di demineralizzazione causato dai batteri che colonizzano il cavo orale. I batteri dapprima formano la placca e, successivamente, il tartaro. Se non si interviene sul dente cariato questo va incontro ad inevitabile dissoluzione.

Carie Dentale

La placca sta all’origine della carie dei denti. Nella prima fase il processo è completamente asintomatico. Nello smalto non sono presenti terminazioni nervose per cui il suo danneggiamento non porta alcuna conseguenza in termini di dolore. La carie andrà, quindi, ad interessare la dentina e si avvicinerà pericolosamente alla polpa del dente. In questa fase si avvertirà un forte dolore pulsante (la pulpite), derivante dall’infiammazione di questo tessuto. Più la carie è profonda, più reattiva sarà la risposta dolorosa ai vari stimoli (ad esempio masticatori), più sarà intenso e duraturo il dolore. Se non si correrà ai ripari, il dente andrà in necrosi e si formerà, per reazione dell’organismo agli attacchi batterici, un granuloma apicale (dapprima asintomatico) ma che potrà diventare molto doloroso nel caso di ascesso periapicale (contraddistinto dal classico viso gonfio).

Come riconoscere una carie

Riconoscere una carie non è difficile: quando non provoca dolore si noterà un cambiamento nel colore dello smalto dei denti che, attaccato dai batteri, diventerà più scuro. Pian piano si noterà la formazione di veri e propri crateri attorno a cui i tessuti dentali avranno un colorito rosato. Successivamente, si assisterà alla frattura del dente e alla possibile perdita di porzioni dello stesso. Un processo lento di autodistruzione che, se non fermato in tempo, porterà alla perdita del dente.

Esame radiografico

L’esame radiografico può evidenziare le carie e la loro evoluzione. Anche l’esame con specchietto e specillo può essere utile.

Cause della carie

La causa principale della carie dentale è una scarsa igiene orale, in quanto favorisce la formazione della placca dentale. La carie può dipendere anche da altri fattori, tra cui:

• Alimentazione
• Caratteristiche individuali
• Flora batterica

A causare la carie è l’azione dei batteri prodotti dai residui di cibo e dalla mancanza di una corretta igiene orale. I batteri, a seguito del metabolismo degli zuccheri presenti nel cavo orale, causano la produzione di acido che, insieme a residui di cibo e saliva, formano la placca dentale.
La maggiore quantità di acido prodotta dalla placca viene raggiunta in 5-10 minuti dopo l’ingestione di cibo. I processi fermentativi aumentano di notte, per questo è buona norma igienica lavarsi i denti dopo ogni pasto e curare la propria igiene orale prima di andare a dormire.

Batteri responsabili della placca

I principali batteri responsabili della formazione della placca sono: Streptococcus mutans, Lactobacillus acidophilus e Streptococcus salivarius.
Il Lactobacillus acidophilus, pur non essendo in grado di aderire direttamente allo smalto è, insieme allo Streptococcus mutans, il maggiore produttore dell’acido responsabile della demineralizzazione dello smalto dentario. È importante sottolineare che la saliva rappresenta un efficiente fattore protettivo naturale per il suo potere tampone sul pH.

Come combattere la carie

La lotta alla carie dei denti parte sicuramente dalla sua prevenzione. È fondamentale dedicarsi ad una corretta igiene orale quotidiana ovvero: spazzolare i denti dopo aver mangiato, usare il filo interdentale e gli scovolini per raggiungere anche gli spazi inaccessibili allo spazzolino e fare sciacqui con il collutorio.

Altrettanto fondamentale è programmare visite regolari dal dentista. Una carie scoperta nella sua fase iniziale sarà molto più semplice da curare rispetto ad una che è già arrivata alla fase di necrosi del dente.

Il trattamento della carie viene fatta dal personale medico e in particolare dal dentista che si occupa di rimuovere in maniera meccanica le zone necrotiche dai denti e di sigillare le cavità createsi utilizzando appositi materiali.

In base alla gravità del processo carioso si potranno utilizzare diverse soluzioni:

  • Otturazioni
    Per carie dentali che, però, non hanno ancora interessato la polpa
  • Corone
    Per carie in cui è necessario rinforzare la parte esterna del dente colpito perché il dente risulta molto indebolito
  • Devitalizzazioni
    Per carie che hanno danneggiato il dente a tal punto che non è possibile mantenerlo in vita
  • Estrazione dentaria
    Per le carie che hanno distrutto totalmente il dente rendendone necessaria la rimozione completa

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