Igiene Orale

Placca batterica: che cos’è e come rimuoverla

La placca è una sottile pellicola adesiva che si forma continuamente sui nostri denti ed è la causa principale di carie e malattie gengivali; è costituita da batteri, proteine salivari, cellule della mucosa gengivale, leucociti, residui di cibo, sali inorganici e molecole polisaccaridiche.

Si tratta di un problema molto comune e, se non rimossa, la placca si indurisce diventando tartaro che può essere asportato solo con la pulizia professionale del dentista.

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Agosto 2023

Placca batterica, cos’è e come si forma?

La placca batterica, come anticipato, è una pellicola trasparente (quindi impossibile da vedere ad occhio nudo) che, depositandosi sui denti e indurendosi sulla loro superficie, dà origine al tartaro. Se agli inizi non si riesce a vederla, una volta che si è ben accumulata compromette il bianco naturale dello smalto dei denti che, quindi, assume un colorito tendente al giallo.

Tutti noi sviluppiamo la placca perché i batteri sono in costante formazione nella nostra bocca. Tali batteri crescono nutrendosi di sostanze che si trovano nel cibo e nella saliva. I batteri responsabili della placca sono solo una piccola percentuale fra quelli presenti nel cavo orale e variano fra individuo e individuo a seconda di diversi fattori tra cui età, pH orale, dieta e pratiche igieniche. La placca si crea perciò a causa dell’adesione di alcune specie batteriche al sottile film di molecole proteiche derivanti dalla saliva che ricopre la superficie dentale.

Possiamo considerare la placca batterica come il primo campanello d’allarme di una non corretta igiene orale. Se, infatti, non si provvede a rimuoverla, si indurirà e potrà essere rimossa solo con l’intervento di un dentista. La formazione della placca comincia dalle zone non facilmente raggiungibili con lo spazzolino, come il bordo gengivale, le superfici interprossimali e le fissurazioni dei denti; da queste aree, se non rimossa, si estende a tutto il dente.

Il controllo della placca si attua tramite misure che contrastano l’adesione e la proliferazione batterica come:

  • meccanismi fisici di rimozione quali spazzolino e filo interdentale
  • meccanismi chimici quali i collutori igienizzanti antiplacca

Diversi fattori favoriscono l’insorgere della placca: un’igiene orale non corretta o inadeguata è al primo posto, seguita dalla presenza, in bocca, di zuccheri e da una saliva acida. Un’alimentazione ricca in zuccheri non fa altro che velocizzare ancor di più la proliferazione dei batteri mentre una saliva dal pH eccessivamente acido erode lo smalto dei denti e può portare, con maggiore facilità, alla formazione di accumuli di placca.

Placca Batterica

I sintomi della placca dentale sono diversi e facilmente riconoscibili. Si parte da denti macchiati e dal colorito tendente al giallo per arrivare al tartaro vero e proprio. Altra sintomatologia è costituita da recessione gengivale e conseguente esposizione della dentina, alitosi, formazione di carie.

Placca batterica dentista

Placca batterica: come si rimuove

La lotta alla placca batterica parte innanzitutto dalla sua prevenzione. Come si dice, “Prevenire è meglio che curare“, e questo discorso vale anche per il cavo orale e per la sua igiene. Ma come si previene nella maniera migliore la formazione della placca dentale?

La prima cosa da fare è, indubbiamente, quella di garantire una quotidiana igiene della bocca. Importante lavare i denti dopo aver mangiato e non fermarsi soltanto all’uso dello spazzolino. Filo interdentale e scovolini sono indispensabili per combattere i batteri della bocca anche in quelle zone in cui, per sua conformazione, lo spazzolino non riesce ad arrivare. Per l’igiene orale quotidiana è consigliato anche l’uso di un dentifricio al fluoro che rinforza lo smalto dentale, proteggendolo dall’attacco degli acidi e dall’erosione.

A questi due strumenti è consigliata l’associazione di un collutorio a base di clorexidina. L’azione disinfettante della clorexidina permette di disgregare la placca batterica e fissarsi a lungo sulle gengive e sullo smalto dei denti assicurando il controllo dell’accumulo di placca nel tempo.

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